giovedì 28 maggio 2015

Il parto e l'avvio dell'allattamento

Parto ed allattamento sono strettamente correlati, un parto non medicalizzato, in cui l'ossitocina è stata solo endogena, favorisce l'avvio dell'allattamento. L'ossitocina sintetica ha un effetto simile alla pillola per cui inibisce l'ossitocina endogena e rende più difficile l'avvio dell'allattamento. Se la neomamma può accogliere il suo piccolo, senza interferenze, tutti gli ormoni preposti all'allattamento si avviano al meglio. La mamma e il suo piccolo hanno alla nascita un picco di adrenalina che li rende particolarmente vigili: avviene l'imprinting, la mamma riconosce il suo piccolo e non rischia di scambiarlo con altri  neonati, avviene il bonding per cui si innamora del suo piccolo e, se ciò avviene, il rischio di abbandono materno diminuisce in modo esponenziale. Il neonato, dal canto suo, cerca e trova il capezzolo e si attacca al seno. Questa prima poppata non avviene sempre immediatamente, talvolta impiega anche 90 minuti ma, se lasciato indisturbato, questa prima poppata viene ricordata nelle successive ed è molto più sicuro di se nelle poppate successive. Gli operatori sanitari, se non ci sono complicazioni in atto, ( e non ci vuole tanta scienza per capire se tutto va bene )dovrebbero dare la possibilità alla mamma e d al neonato di conoscersi con calma e iniziare  a loro storia...

















martedì 26 maggio 2015

Ma allattare non doveva essere naturale?

Ma allattare non doveva essere naturale?

Caso clinico 3 ipogalattia??

Una mamma cinese aveva partorito da 48 ore e quando le fu chiesto se stesse allattando, rispose che non allattava al seno. Molte donne cinesi non allattano perché sono costrette a tornare a lavorare precocemente e, spesso, mandano i figli di pochi mesi in Cina. Sicuramente era una di quelle...
Quando le fu chiesto il motivo, rispose dicendo che, avendo seni piccoli, sicuramente non avrebbe avuto latte a a sufficienza. Una preoccupazione di donne di tutto il mondo!! Quando le fu mostrato come spremersi il latte ed, avendo constatato che il latte letteralmente schizzava a distanza, si affrettò. felicissima, ad attaccare il figlio al seno.
Morale della favola: MAI prendere qualcosa per scontato!!


lunedì 25 maggio 2015

Caso clinico 2 Rifiuto del seno e Ipogalattia

N.M. partorisce in ospedale per via vaginale, il neonato ha un Apgar 9-10 e contatta la consulente  per l'allattamento in 7a giornata perché il bambino rifiuta il seno. Quando lo avvicina al seno si agita e piange. N.M. si sente rifiutata dal suo bambino. Il bambino si alimenta con latte tirato e latte formulato ma il latte tirato è poco...Cosa può fare la consulente al primo contatto? Come può sostenere questa donna?Cosa può chiedere per comprendere meglio la situazione?  Quali possono essere i possibili motivi di rifiuto del seno?

domenica 24 maggio 2015

Caso clinico 1 Latte insufficiente

Incomincio a pubblicare una serie di casi clinici su cui riflettere e discutere. Cominciamo con il più frequente, con quello che induce spesso ad abbandonare l'allattamento al seno.
In momenti diversi le donne possono rivolgersi a noi dicendo la fatidica frase: "non ho abbastanza latte!". Spesso ci si accorge subito che la percezione di latte insufficiente è legata a quanto detto da familiari, amici o operatori sanitari e che oggettivamente, invece, la produzione è adeguata. Altre volte ci si rende conto che la produzione è insufficiente ai fabbisogni del poppante. I motivi sono pochi e facilmente individuabili. Talvolta la mamma ha iniziato ad integrare latte formulato a dosi crescenti su suggerimento di qualcuno, spesso del pediatra. Talvolta la mamma assume acqua/latte/brodo/birra/tisane/ preparati farmaceutici in quantità esorbitanti per aumentare la produzione. Talvolta dopo un periodo "tranquillo" viene percepita una produzione inadeguata. Cosa fare nei diversi casi? Come ci si può rivolgere ad una donna che esprime questa preoccupazione? Quanto la pressione esterna influisce e come si riesce, eventualmente a...dribblarla?
Questo dibattito non è solo per operatori sanitari, consulenti in allattamento, peer counsellor ecc.ma anche per mamme che vogliono raccontare come hanno superato problemi legati al caso clinico in questione.